Luciano Meccheri: “Bruto, l’ultimo dei Pomodoro”

SARZANA.
“Sull’elogio del quadrato” è il titolo della mostra di pittura che Bruto Pomodoro presenta nel Chiostro di San Francesco a Sarzana, fino a domani. Figlio di Gio’ e nipote di Arnaldo, Bruto è riuscito a emergere, trovando una sua precisa collocazione nel panorama degli astrattisti, con un percorso artistico fatto di ricerca e di colore. Con studi classici e una laurea in biologia Bruto Pomodoro si è dedicato al disegno scientifico, collaborando con il Cnr e con importanti musei di storia naturale.
La sua prima mostra risale al 1994 e da allora il suo percorso artistico lo ha visto esporre in gallerie e musei prestigiosi in Italia e all’estero, suscitando l’interesse di critici. “Le sue ultime opere – come sottolinea Rossana Bossaglia, che lo presenta in catalogo – sono una conferma della consapevole volontà interpretativa: così l’Elogio del quadrato, un quadrato percorso all’interno da linee sghembe ed arricchito di spessore per l’inserirvisi di effetti tridimensionali; tra questi risulta il motivo dell’uovo, simbolica matrice, e di una struttura frammentata ad andamenti curvilinei, di plastica consistenza”.
Bruto Pomodoro, che vive spesso a Pietrasanta, città d’arte e ricca di spunti ispiratori, ha realizzato alcune opere nella sua casa nel centro storico della “Piccola Atene”. Nelle sue tele, fra colori e intarsi, usa anche la sabbia, elemento essenziale della natura, ma chiaro riferimento alla Versilia, alla sua riviera ed alla sua ricchezza di marmi.

 

In: Il tirreno – Spettacoli e cultura – 11 Giugno 2001