Vestale del silenzio

“Vestale del Silenzio”, Opera in marmo bianco P

 

Questa grande scultura in marmo bianco P é frutto della collaborazione fra lo scultore e lo studio Giorgio Angeli, prestigioso laboratorio versiliese di scultura contemporanea situato a Querceta, a metà strada fra la marina versiliese e le Alpi Apuane.

Nella primavera del 2013 Giorgio Angeli propose a Bruto Pomodoro di realizzare una grande opera da un bozzetto in resina appena realizzato, da eseguirsi in pietra attraverso la lavorazione robotica, per mezzo di macchinari a controllo alfanumerico di nuova generazione.

Dopo aver proceduto all’acquisizione vettoriale dell’immagine, avvenuta attraverso successivi scatti fotografici del bozzetto rielaborati con un apposito programma software, la figlia di Giorgio, Marzia Angeli, ha creato – in sinergia con l’artista – il modello 3D dell’opera che é servito da “guida” al robot che ha provveduto a sbozzare il blocco di marmo bianco P.

L’opera così generata è stata poi rifinita dalle esperte maestranze artigianali dei maestri scalpellini che lavorano nello studio Angeli, per arrivare alla scultura finita, le cui dimensioni al vivo sono di cm 134 x 92,5 x 27.

Questa scultura, appartenente al ciclo dei Disgiunti, ritrae nuovamente una figura femminile, così come la Mater di Furnari e la Bianca Odalisca.

Tuttavia, se le altre due sculture succitate ritraevano in chiave astratta forme riconducibili a donne reali, in questo caso la figura scolpita è puramente allegorica: è il silenzio che emerge dall’immota fissità della pietra, in un atto sacerdotale di preghiera, di necessità di raccoglimento interiore per sfuggire dalle cacofonie che sovrastano la nostra civiltà contemporanea.

In un’epoca dove la comunicazione è diventata frenetica, e molto spesso illogica, veicolata da tecnologie mediatiche sempre più estranianti, l’artista sente la necessità di esaltare, attraverso la scultura, la pratica del silenzio, quale forma alta di meditazione. E sceglie di visualizzarne il concetto attraverso questa vestale, muta e misteriosa, raccolta nella profonda ricerca della sua essenza interiore.